Voto Generale: 8
Storia: 9
Caratterizzazione personaggi: 9
Caratterizzazione fisica personaggi: 7
Storia: 9
Caratterizzazione personaggi: 9
Caratterizzazione fisica personaggi: 7
Realizzazione tecnica: 7
Adattamento Italiano: 8
Rating PEGI: 18+
Iniziamo subito con il dire che il gioco mette a dura prova il gamer sin dall'installazione.
Lunga e snervante. E come se non bastasse, prima di mettersi a giocare (per gli sfortunati che hanno acquistato il gioco appena uscito) occorre scaricare il bonus pack (una specie di patch che raggiunge le dimensioni record di oltre 900 mega) e il language pack (altri oltre 500 mega di roba), ed installare anche loro.
Una volta scaricati gli aggiornamenti si può installarli (prima il bonus pack e poi il language pack, mi raccomando).
Questo, ovviamente, se al programma di installazione la cosa piace dato che, vorrà anche controllare se si ha una copia originale e registrata del gioco. Il dvd nel lettore non gli basta.
Per cui occorre registrare il gioco e sperare che il sistema se ne ricordi. Fino ad adesso ho fatto tre installazioni e tutte e tre le volte ho dovuto registrare da capo il gioco.
Comunque, registrato per l'ennesima volta il gioco (con questa siamo a tre registrazione fatte sempre con il nome suinogiallo e lo stesso serial del gioco - che abbiano un server con l'alzheimer? -) finalmente parte l'aggiornamento (che potrebbe durare fino a 2 ore - azz -) e che non presenta alcuna barra di scorrimento (sta avanzando, non sta avanzando? Si è bloccato?), con l'aggravante che se si interrompe per qualsiasi motivo l'aggiornamento si è costretti a ripartire da zero reinstallando da capo il gioco.
Terminato (si spera) l'aggiornamento alla versione 1.4 si deve scaricare la versione 1.5 del gioco (altri 300 e rotti mega) che, badate bene non è in italiano (cosi come il sito di download che è in polacco, suppongo) che contiene una correzione al DRM e qualche espansione creata dagli utenti.
Comunque, scaricata anche questa patch (nel frattempo sono andato a comprare le sigarette, qualche chilo di dvd e un mouse nuovo) e nell'attesa di andare avanti con l'installazione del gioco, proseguo con la recensione.
Iniziando a giocare il gamer si trova nei panni di un Witcher, per la precisione Geralt di Rivia, uno sterminatore di mostri che per vari motivi non solo ha perso la memoria ma che è anche stato dato per morto dai suoi stessi amici. Amici che saranno importanti per recuperare la memoria ed andare avanti nel gioco.
Geralt è un abile spadaccino ed è versato anche nella magia e nell'alchimia, quest'ultima utile per poter creare le pozioni che saranno poi di aiuto durante il gioco sia per ripristinare i punti ferita sia per potenziare temporaneamente alcune caratteristiche. Unico difetto delle pozioni è la loro tossicità che ne limita l'utilizzo (molto simile, come idea, a quella di Fallout 3 dove alcuni dei consumabili hanno il problema delle radiazioni o dell'assuefazione) e che impedisce l'uso indiscriminato di pozioni su pozioni.
Oltre questo, Geralt, è anche uno dei witcher più famosi e facilmente riconoscibili (per i lunghi capelli bianchi) e questa cosa verrà ripetuta spesso durante il gioco.
All'inizio ci si troverà di fronte ad una specie di tutorial in cui vengono spiegate le basi del gameplay e, grazie a frequenti intermezzi, si viene introdotti al mondo di gioco.
Successivamente inizieranno le quest vere e proprie divise in quest principale e secondarie che, sebbene non siano utili per il prosieguo del gioco, come in molti altri giochi di questo genere, permettono di acquistare punti esperienza e di migliorare il proprio personaggio.
Il tutto per circa 80 ore di gioco per la quest principale ed una trentina per le quest secondarie.
C'è da dire che il tempo di gioco, spesso, lo si passa scarpinando da una parte all'altra delle mappe dato che non esiste un sistema di "viaggio veloce" che permetta di raggiungere località già note in breve tempo.
Il gameplay è molto simile ad un altro gioco con il quale condivide il motore grafico (l'aurora engine sviluppato dalla Bioware nel 2002), ovvero Neverwinter Night con il quale condivide anche il programma di editing.
Per migliorare le prestazioni e la grafica, comunque, il motore grafico è stato revisionato quasi completamente ed è stata eliminata la parte relativa al gioco online che era, invece, presente in NWN. Praticamente vedere il vecchio Aurora Engine e il nuovo si ha quasi l'impressione di avere di fronte due motori grafici diversi. Questo anche grazie all'implementazione di vari effetti
Diversamente da altri giochi, invece, dove le scelte morali del personaggio sono presenti, in The Witcher le scelte che il giocatore fa non sono immediatamente visibili, ma possono andare a modificare la storia anche dopo numerose ore di gioco calando, ancor di più, il giocatore in un realismo estremo dove non è sempre possibile caricare un vecchio salvataggio per cambiare idea (pena dover rigiocare svariate ore).
Il gioco si differenzia da vari altri giochi simili anche per la profondità della storia e per la complessità dei personaggi (non dimentichiamoci che il gioco è stato tratto da una serie di romanzi e che ha, quindi, una solida base) ed anche per l'umorismo che ogni tanto viene a galla.
Il combattimento, invece, tranne le peculiarità stesse del gioco (la possibilità di scegliere l'arma in base al nemico, lo stile di combattimento e le magie che può scagliare Geralt) rimane ancorato ai vecchi schemi.
Si sceglie un avversario e si inizia a combattere potendo contare solo su poche interazioni possibili.
Il tipo di arma (spada d'acciaio o di argento a seconda dell'avversario - acciaio per gli animali e gli umani, argento per i mostri -), lo stile di combattimento (forte, veloce o di gruppo - per avversari grandi e lenti, per avversari rapidi e per gruppi di avversari), e la possibilità di eseguire delle combo, ovvero più colpi in sequenza.
Quest'ultima interazione però si limita solo a cliccare con il mouse quando l'icona della spada cambia forma. Se si è abbastanza rapidi parte la combo, altrimenti no.
La gestione dell'inventario è alquanto classica e ricalca abbastanza da vicino quella già vista in NWN. Un inventario che più che legato al peso è legato al numero di oggetti che si possono portare tenendo conto che oggetti identici possono essere impilati fino ad un massimo di 10 pezzi.
Le armi, invece, hanno degli slot dedicati (in pratica dietro la schiena e alla vita) e non possono essere impilate.
Per quanto riguarda, invece, l'economia nel gioco, come in tutti gli RPG si può vendere e comprare quasi di tutto anche se i mercanti non sempre acquisteranno qualsiasi cosa avete nell'inventario (un erborista, ad esempio, comprerà solo materiale a lui relativo e non comprerà, quindi, armi, libri o altre cose). I prezzi, poi, soprattutto tenendo conto della difficoltà che ci sarà nel fare soldi non sono proprio bassi (200-300 oren per un libro che dovrete acquistare se volete portare a termine una quest non sono pochi).
Dal punto di vista tecnico, come si è già detto, The Witcher usa un motore grafico piuttosto datato che, però, è stato ben rivitalizzato dagli sviluppatori che ne hanno tirato fuori un prodotto degno di nota senza andare ad appesantirlo troppo.
Le richieste hardware, per questo, non sono eccessive ed il gioco gira discretamente senza grossi cali di framerate anche nelle impostazioni grafiche più elevate (provato su un intel dual core due 2.6 con 2 giga di RAM e ATI X1900 XTX e Windows 7 RC 64bit).
L'audio è ben calibrato e la traduzione italiana è ben curata (a differenza di altri prodotti più blasonati che ci è capitato di vedere). I sottotitoli a volte non riportano esattamente quanto detto dai doppiatori ma questo è un problema minore.
Rispetto all'edizione originale, la enhanced (ovvero la versione 1.4) ha portato vari cambiamenti.
Oltre all'eliminazione di parecchi bug ha anche modificato la livrea di alcuni abiti per poter differenziare i personaggi. Purtroppo, però, in molti casi l'aspetto fisico del personaggio è rimasto lo stesso e questo può causare un attimo di disorientamento. Ma è l'oste che si è cambiato di vestito o è un altro personaggio?.
I caricamenti sono piuttosto rapidi cosi come i salvataggi (più lenti di quelli di Fallout 3 ma molto più veloci di quelli di Gothic 3). Il gioco esegue automaticamente dei salvataggi ogni volta si entra in un nuovo scenario.
Moddabilità.
Come molti altri giochi di questo genere anche The Witcher mette a disposizione degli utenti un potente editor con il quale creare le proprie avventure (alcune delle quali inserite nella patch che porta il gioco alla versione 1.5).
Non si tratta comunque di un editor completo come quelli, ad esempio, di Oblivion o Fallout 3 che permettono enormi modifiche anche al gameplay. Scelta che, comunque, premia per la maggior semplicità d'uso (aprite il Geek di Fallout 3 e capirete cosa intendo).
Per chi, invece, vuole avere la vita facile, The Witcher non prevede cheat da inserire tramite console.
In conclusione, tranne l'approccio poco user friendly nell'aggiornamento alla versione 1.4 (la enhanced), il gioco si mantiene su valori piuttosto alti, sia per quanto riguarda la grafica che per quanto riguarda la storia in se.
Il personaggio di Geralt colpisce sin da subito, cosi come i comprimari ed in special modo le donne del gioco che non si limitano ad essere semplici comprimarie ma giocano ruoli decisivi.
Il rating del gioco, infine, è un 18+ data la violenza del gioco stesso e la possibilità che ha Geralt di fare sesso con alcune delle donne presenti nel gioco (pur essendo sterile come tutti i witcher non disdegna la compagnia delle gentili donzelle), situazioni che, alla fine, regalano una carta a "ricordo" dell'incontro.
Le poche pecche sono la presenza di qualche bug (ma ditemi quale gioco non li ha), la scarsa differenziazione soprattutto nei personaggi poco rilevanti del gioco, ed il fatto che non tutto il mondo è esplorabile.
Quest'ultima cosa, poi, è leggermente frustante soprattutto quando vi costringe a dover percorrere un pezzo più lungo di strada solo perché c'è una collinetta sulla quale non si può salire. Ma, d'altronde, questa era una pecca già presente in NWN e tipica del motore grafico in uso.
Requisiti di sistema (presi dal sito del distributore - Atari):
Lunga e snervante. E come se non bastasse, prima di mettersi a giocare (per gli sfortunati che hanno acquistato il gioco appena uscito) occorre scaricare il bonus pack (una specie di patch che raggiunge le dimensioni record di oltre 900 mega) e il language pack (altri oltre 500 mega di roba), ed installare anche loro.
Una volta scaricati gli aggiornamenti si può installarli (prima il bonus pack e poi il language pack, mi raccomando).
Questo, ovviamente, se al programma di installazione la cosa piace dato che, vorrà anche controllare se si ha una copia originale e registrata del gioco. Il dvd nel lettore non gli basta.
Per cui occorre registrare il gioco e sperare che il sistema se ne ricordi. Fino ad adesso ho fatto tre installazioni e tutte e tre le volte ho dovuto registrare da capo il gioco.
Comunque, registrato per l'ennesima volta il gioco (con questa siamo a tre registrazione fatte sempre con il nome suinogiallo e lo stesso serial del gioco - che abbiano un server con l'alzheimer? -) finalmente parte l'aggiornamento (che potrebbe durare fino a 2 ore - azz -) e che non presenta alcuna barra di scorrimento (sta avanzando, non sta avanzando? Si è bloccato?), con l'aggravante che se si interrompe per qualsiasi motivo l'aggiornamento si è costretti a ripartire da zero reinstallando da capo il gioco.
Terminato (si spera) l'aggiornamento alla versione 1.4 si deve scaricare la versione 1.5 del gioco (altri 300 e rotti mega) che, badate bene non è in italiano (cosi come il sito di download che è in polacco, suppongo) che contiene una correzione al DRM e qualche espansione creata dagli utenti.
Comunque, scaricata anche questa patch (nel frattempo sono andato a comprare le sigarette, qualche chilo di dvd e un mouse nuovo) e nell'attesa di andare avanti con l'installazione del gioco, proseguo con la recensione.
Iniziando a giocare il gamer si trova nei panni di un Witcher, per la precisione Geralt di Rivia, uno sterminatore di mostri che per vari motivi non solo ha perso la memoria ma che è anche stato dato per morto dai suoi stessi amici. Amici che saranno importanti per recuperare la memoria ed andare avanti nel gioco.
Geralt è un abile spadaccino ed è versato anche nella magia e nell'alchimia, quest'ultima utile per poter creare le pozioni che saranno poi di aiuto durante il gioco sia per ripristinare i punti ferita sia per potenziare temporaneamente alcune caratteristiche. Unico difetto delle pozioni è la loro tossicità che ne limita l'utilizzo (molto simile, come idea, a quella di Fallout 3 dove alcuni dei consumabili hanno il problema delle radiazioni o dell'assuefazione) e che impedisce l'uso indiscriminato di pozioni su pozioni.
Oltre questo, Geralt, è anche uno dei witcher più famosi e facilmente riconoscibili (per i lunghi capelli bianchi) e questa cosa verrà ripetuta spesso durante il gioco.
All'inizio ci si troverà di fronte ad una specie di tutorial in cui vengono spiegate le basi del gameplay e, grazie a frequenti intermezzi, si viene introdotti al mondo di gioco.
Successivamente inizieranno le quest vere e proprie divise in quest principale e secondarie che, sebbene non siano utili per il prosieguo del gioco, come in molti altri giochi di questo genere, permettono di acquistare punti esperienza e di migliorare il proprio personaggio.
Il tutto per circa 80 ore di gioco per la quest principale ed una trentina per le quest secondarie.
C'è da dire che il tempo di gioco, spesso, lo si passa scarpinando da una parte all'altra delle mappe dato che non esiste un sistema di "viaggio veloce" che permetta di raggiungere località già note in breve tempo.
Il gameplay è molto simile ad un altro gioco con il quale condivide il motore grafico (l'aurora engine sviluppato dalla Bioware nel 2002), ovvero Neverwinter Night con il quale condivide anche il programma di editing.
Per migliorare le prestazioni e la grafica, comunque, il motore grafico è stato revisionato quasi completamente ed è stata eliminata la parte relativa al gioco online che era, invece, presente in NWN. Praticamente vedere il vecchio Aurora Engine e il nuovo si ha quasi l'impressione di avere di fronte due motori grafici diversi. Questo anche grazie all'implementazione di vari effetti
Diversamente da altri giochi, invece, dove le scelte morali del personaggio sono presenti, in The Witcher le scelte che il giocatore fa non sono immediatamente visibili, ma possono andare a modificare la storia anche dopo numerose ore di gioco calando, ancor di più, il giocatore in un realismo estremo dove non è sempre possibile caricare un vecchio salvataggio per cambiare idea (pena dover rigiocare svariate ore).
Il gioco si differenzia da vari altri giochi simili anche per la profondità della storia e per la complessità dei personaggi (non dimentichiamoci che il gioco è stato tratto da una serie di romanzi e che ha, quindi, una solida base) ed anche per l'umorismo che ogni tanto viene a galla.
Il combattimento, invece, tranne le peculiarità stesse del gioco (la possibilità di scegliere l'arma in base al nemico, lo stile di combattimento e le magie che può scagliare Geralt) rimane ancorato ai vecchi schemi.
Si sceglie un avversario e si inizia a combattere potendo contare solo su poche interazioni possibili.
Il tipo di arma (spada d'acciaio o di argento a seconda dell'avversario - acciaio per gli animali e gli umani, argento per i mostri -), lo stile di combattimento (forte, veloce o di gruppo - per avversari grandi e lenti, per avversari rapidi e per gruppi di avversari), e la possibilità di eseguire delle combo, ovvero più colpi in sequenza.
Quest'ultima interazione però si limita solo a cliccare con il mouse quando l'icona della spada cambia forma. Se si è abbastanza rapidi parte la combo, altrimenti no.
La gestione dell'inventario è alquanto classica e ricalca abbastanza da vicino quella già vista in NWN. Un inventario che più che legato al peso è legato al numero di oggetti che si possono portare tenendo conto che oggetti identici possono essere impilati fino ad un massimo di 10 pezzi.
Le armi, invece, hanno degli slot dedicati (in pratica dietro la schiena e alla vita) e non possono essere impilate.
Per quanto riguarda, invece, l'economia nel gioco, come in tutti gli RPG si può vendere e comprare quasi di tutto anche se i mercanti non sempre acquisteranno qualsiasi cosa avete nell'inventario (un erborista, ad esempio, comprerà solo materiale a lui relativo e non comprerà, quindi, armi, libri o altre cose). I prezzi, poi, soprattutto tenendo conto della difficoltà che ci sarà nel fare soldi non sono proprio bassi (200-300 oren per un libro che dovrete acquistare se volete portare a termine una quest non sono pochi).
Dal punto di vista tecnico, come si è già detto, The Witcher usa un motore grafico piuttosto datato che, però, è stato ben rivitalizzato dagli sviluppatori che ne hanno tirato fuori un prodotto degno di nota senza andare ad appesantirlo troppo.
Le richieste hardware, per questo, non sono eccessive ed il gioco gira discretamente senza grossi cali di framerate anche nelle impostazioni grafiche più elevate (provato su un intel dual core due 2.6 con 2 giga di RAM e ATI X1900 XTX e Windows 7 RC 64bit).
L'audio è ben calibrato e la traduzione italiana è ben curata (a differenza di altri prodotti più blasonati che ci è capitato di vedere). I sottotitoli a volte non riportano esattamente quanto detto dai doppiatori ma questo è un problema minore.
Rispetto all'edizione originale, la enhanced (ovvero la versione 1.4) ha portato vari cambiamenti.
Oltre all'eliminazione di parecchi bug ha anche modificato la livrea di alcuni abiti per poter differenziare i personaggi. Purtroppo, però, in molti casi l'aspetto fisico del personaggio è rimasto lo stesso e questo può causare un attimo di disorientamento. Ma è l'oste che si è cambiato di vestito o è un altro personaggio?.
I caricamenti sono piuttosto rapidi cosi come i salvataggi (più lenti di quelli di Fallout 3 ma molto più veloci di quelli di Gothic 3). Il gioco esegue automaticamente dei salvataggi ogni volta si entra in un nuovo scenario.
Moddabilità.
Come molti altri giochi di questo genere anche The Witcher mette a disposizione degli utenti un potente editor con il quale creare le proprie avventure (alcune delle quali inserite nella patch che porta il gioco alla versione 1.5).
Non si tratta comunque di un editor completo come quelli, ad esempio, di Oblivion o Fallout 3 che permettono enormi modifiche anche al gameplay. Scelta che, comunque, premia per la maggior semplicità d'uso (aprite il Geek di Fallout 3 e capirete cosa intendo).
Per chi, invece, vuole avere la vita facile, The Witcher non prevede cheat da inserire tramite console.
In conclusione, tranne l'approccio poco user friendly nell'aggiornamento alla versione 1.4 (la enhanced), il gioco si mantiene su valori piuttosto alti, sia per quanto riguarda la grafica che per quanto riguarda la storia in se.
Il personaggio di Geralt colpisce sin da subito, cosi come i comprimari ed in special modo le donne del gioco che non si limitano ad essere semplici comprimarie ma giocano ruoli decisivi.
Il rating del gioco, infine, è un 18+ data la violenza del gioco stesso e la possibilità che ha Geralt di fare sesso con alcune delle donne presenti nel gioco (pur essendo sterile come tutti i witcher non disdegna la compagnia delle gentili donzelle), situazioni che, alla fine, regalano una carta a "ricordo" dell'incontro.
Le poche pecche sono la presenza di qualche bug (ma ditemi quale gioco non li ha), la scarsa differenziazione soprattutto nei personaggi poco rilevanti del gioco, ed il fatto che non tutto il mondo è esplorabile.
Quest'ultima cosa, poi, è leggermente frustante soprattutto quando vi costringe a dover percorrere un pezzo più lungo di strada solo perché c'è una collinetta sulla quale non si può salire. Ma, d'altronde, questa era una pecca già presente in NWN e tipica del motore grafico in uso.
Requisiti di sistema (presi dal sito del distributore - Atari):
SO (Sistema operativo): | Microsoft® Windows® XP Service Pack 2, Vista |
Processore: | Intel Pentium 4 2.4GHz or AMD Athlon 64 +2800 |
RAM: | 1024 |
Scheda video: | 128 |
Spazio su disco: | 8.5 |
Audio: | 16 bit stereo |
Link Utili e Fonti:
Sito ufficiale
Wiki (ita)
Wiki (eng)
The Witcher su EFP
Nessun commento:
Posta un commento