venerdì 20 aprile 2012

OOC - Quando usare l'avvertimento


Questo è uno degli avvertimenti più discussi e di cui si parla maggiormente nell'ambito delle fanfiction.
Soprattutto perché ognuno tende a dargli una interpretazione propria e a pensare che le proprie storie non hanno bisogno di tale avvertimento.
Ma vediamo intanto cosa vuol dire.
Come spesso capita nel mondo delle fanfiction si tratta di un acronimo proveniente dalla lingua di albione, ovvero dall'inglese Out Of Character, che potremmo tradurre con l'italico Fuori dal Personaggio.
Da notare che con Character in genere non si intende solo il carattere del personaggio, ma il personaggio in toto, quindi anche l'aspetto fisico e il modo di vestire.

domenica 15 aprile 2012

Nemu - parte seconda -

Diavolo ragazzi, ne avevo conosciuta di gente strana - ed ancora non avevo raggiunto la soglia della maturità - ma una cosplayer che non sapeva di esserlo non mi era ancora mai capitata.
Vi ricordate? Ve ne ho già parlato tempo fa.
Nemu, la versione in carne ed ossa della omonima protagonista dell'anime Da Capo. Fiocchettoni gialli e collarino con campanellino incluso.
Il fatto che era amica di mia cugina doveva comunque farmi supporre che tanto normale non fosse. Cioè, adesso non equivocatemi. Non è che le amiche di mia cugina siano tutte anormali ma ammettetelo, dai, era amica di una vampira, di una ragazza che ufficialmente gestiva un bar e ufficiosamente era a capo di una delle organizzazioni criminali più importanti di Autore, di una ragazza che nel suo tempo libero si dedicava a costruire bombe. Difficile pensare che tra i requisiti per diventare amiche di Marlene non ci fosse quello di avere il gene della follia nel proprio DNA.

martedì 10 aprile 2012

The Elder Scroll V: Skyrim

Voto generale: 9
Voto generale: 9
Voto Generale: 9
Storia: ND (dai, con solo quattro quest della storia principale che voto ci metto)
Caratterizzazione personaggi: 8
Realizzazione tecnica: 8
Adattamento Italiano: 8.5
Rating ESRB: M
Rating PEGI: 18+

Dopo centosette ore di gioco (una media di nove ore al giorno), quattro missioni della quest line principale e duecentoventisette missioni secondarie portate a termine eccomi a parlarvi di The Elder Scroll V: Skyrim.

Nuovo capitolo della saga di the elder scroll della Bethesda (Morrowind, Oblivion, Fallout 3) uscito l'undici novembre di quest'anno (11/11/11).
La storia è ambientata nel continente di Skyrim duecento anni dopo gli eventi di Oblivion con da un lato la minaccia di una guerra civile e dall'altro il ritorno dei draghi.
Come abitudine il gioco inizierà con il nostro eroe prigioniero. Non sappiamo il perchè o il percome ma è dai tempi di Morrowind che iniziamo ogni nuovo capitolo di TES o in prigione o su una galera o, come in questo caso, legati su di un carro diretti verso il boia. Bontà loro anche i carcerieri non sanno per quale motivo siamo li e ci chiedono come ci chiamiamo.

Cinocefali


                Quando il taxi si fermò di fronte al castello di Valpollicella1 il sole era già calato oltre le cime delle montagne che circondavano la vallata. Un vento freddo ululava tra le fronde degli alberi e la luce della Luna era oscurata da delle dense nuvole che la coprivano parzialmente. 
Sul portone del castello una lampada mandava una fioca luce giallastra che sembrava volesse spegnersi ad ogni folata di vento più forte delle altre. 
Scendendo dal taxi mi chiesi se fosse un effetto voluto o se veramente le linee elettriche di quella zona fossero cosi poco affidabili da essere messe in crisi da un po’ di vento. 
- Il suo bagaglio mister! – mi disse con un accento strascicato l’autista del taxi porgendomi una piccola sacca da viaggio. Si vedeva lontano un miglio che non gli piaceva stare li. 
Aveva fatto il viaggio dal paese di Dog2 al castello costantemente sopra i cento chilometri orari, rischiando spesso di finire fuori strada, per cercare di arrivare prima che calasse il sole. Cosa che era risultata però impossibile. 
- Grazie! – lo ringraziai allungandogli quanto pattuito per la corsa più un extra, poi presi la sacca e mi voltai verso il portone di ingresso del castello. Con uno stridio di pneumatici ed un rumore di ghiaia sbalzata via sentii il taxi allontanarsi di corsa. 
Sembrava di essere in uno di quei vecchi film di vampiri, quando l’eroe giunge nel paesello sperduto e chi lo ha accompagnato scappa a gambe levate. 
Ma quello non era un film horror e in quel castello non ci abitava di certo il conte Dracula.