martedì 25 dicembre 2012

Buon Natale

Mi ero preparato tutto un discorso per augurarvi Buon Natale miei cari und rari lettori ma, dopo averlo riletto, ho deciso che forse le cose più dirette e semplici sono anche le migliori.
Quindi niente discorsi sull'essere più buoni, sull'importanza che il Natale ha nel nostro mondo (cavoli, pure in India che sono per l'ottanta per cento induisti durante il periodo natalizio vanno in ferie. O forse ci vanno solo i magistrati che dovrebbero decidere sui nostri due marò detenuti da loro), e niente chiacchiere sui massimi sistemi. Che poi, a pensarci bene, il 25 viene dopo il 21 e se i Maya ci hanno azzeccato nessuno di noi dovrebbe vederlo questo Natale. Quindi a che pro scrivere tutto un discorso arzigogolato, tronfio e gonfio e pure un po' abbacchiante per augurare Buon Natale?
Se ci sarà la fine del mondo nessuno lo leggerà. Se non ci sarà la fine del mondo e qualcuno leggerà queste righe sarà felice lo stesso perché non l'ho ammorbato.
Comunque adesso è da poco passata la mezzanotte ed è Natale e, per concludere questo mio piccolo discorso sconclusionato (ed anche un po' ad alto tasso alcolico) non mi rimane da fare altro che augurarvi Buon Natale.
A tutti voi di cuore.

Hasta Luego

lunedì 24 dicembre 2012

ARIA - Natale


Natale 
by: suinogiallo
                Il rumore del fuoco che ardeva nel caminetto era l’unico suono che si sentiva nella sede dell’ARIA Company quel pomeriggio.
Akari lo aveva appena acceso e insieme al presidente Aria, il grosso e grasso gatto che era insieme presidente e nume tutelare della compagnia, lo stava curando per fare in modo che non si spegnesse.
Per lei quei gesti ormai non erano nuovi ma, quando era arrivata su Aqua, le prime volte che aveva avuto a che fare con il caminetto era stata una vera frana. Il fuoco immancabilmente le si spegneva dopo pochi minuti.
Su Man-Home erano ben poche persone che potevano permettersi il caminetto dentro casa, e anche loro, comunque, non bruciavano più la legna vera, quella degli alberi, ma particolari tronchetti artificiali creati appositamente e che non necessitavano di molta cura per rimanere accesi. Con quelli Akari non aveva mai avuto problemi.

giovedì 20 dicembre 2012

Prima Persona o Terza Persona



Quando ci si trova davanti al foglio bianco e si sta per iniziare una nuova storia può capitare di porsi una domanda.
Come la scrivo?
In prima persona o in terza persona?
Tecnicamente ci sarebbe anche un terzo modo di narrare, la seconda persona, ma è usato di rado e non lo tratteremo in questo articolo.
Iniziamo intanto con il vedere in cosa consistono i due diversi modi di narrare una storia.

martedì 11 dicembre 2012

Cecile Fairchild - 2012 edition


Here we are
Handling onto strains of greed and blues
Oh  it's not real in you don't feel it
Unspoken expectations
Ideals you used to play with
They've finally taken shape for you.
(The Goonies 'R' good enough -  Cindy Lauper 1995)

Un mistero aleggiava su quella costa, un mistero vecchio di secoli e che i vecchi pescatori della zona si tramandavano oralmente di generazione in generazione.
Si diceva che in una delle grotte sottomarine che si trovavano lungo la linea della costa ci fosse nascosto un vecchio galeone della prima flotta di Autore ancora carico dell’oro destinato alle casse della Spagna, un galeone assalito e abbordato da un gruppo di pirati contrari al fatto che l’oro scavato dai cittadini di Autore venisse portato in Spagna per finanziare i fasti della corte spagnola.
La guerra d’indipendenza era alle porte, ma già alcuni pirati fedeli alla causa di Autore libero, assalivano e depredavano le navi spagnole e inglesi che portavano via le ricchezze della loro terra.
Centinaia di avventurieri con i mezzi più disparati e le idee più strampalate avevano cercato quel galeone nel corso dei secoli ma nessuno era mai riuscito a trovare neanche una minima traccia che portasse alla grotta sottomarina, e molti erano morti, o rimasti invalidi a vita, a causa delle correnti che agitavano il mare di fronte alla Baia del Pirata.

domenica 9 dicembre 2012

Cecile


Cecile Fairchild è un personaggio che creai nel lontano 1997 per una mia storia breve intitolata con una fantasia degna di un grande novellista "Cecile Fairchild" e che poi ho riutilizzato per il grande incompleto (uno dei tanti) "Dopo la fine".
La prima storia fa parte del ciclo "the young Robert Autore" mentre la seconda si colloca a metà strada tra il ciclo normale e il ciclo futuro della saga. Su EFP è pubblicata la versione del 2006 di "Cecile Fairchild".
Se devo essere sincero non mi ricordo a chi è cosa mi ispirai per la creazione del personaggio. Per la storia ho ricordi molto più precisi, mi ispirai a Goonies, galeone piratesco nascosto in una grotta compreso. Sicuramente la scrissi d'estate. Su questo sono abbastanza sicuro dato che la scena, poi tagliata per rispettare il regolamento di EFP, di Robert e Cecile che si palpeggiano nella grotta è tipica dei periodi estivi.
Probabile fonte di ispirazione fu anche una storia di Dylan Dog, il Lungo Addio del 1992, una delle più belle storie dell'indagatore dell'incubo che abbia mai letto.
Cecile, come personaggio, fu uno dei miei primi esperimenti di creare un personaggio femminile con problemi. Il padre disperso in mare e lei che pochi giorni prima di incontrare Robert aveva tentato il suicidio, cose che contrastavano in maniera abbastanza stridente con il carattere solare, aperto e gioviale che le dipinsi addosso. All'epoca mi ricordo che questo accostamento mi piacque molto.
Per quanto riguarda la caratterizzazione fisica, invece, non mi discostai molto dagli altri personaggi femminili che avevo già creato.

Robert la descrive così: