mercoledì 30 aprile 2014

Sanpei

Gli anime giapponesi hanno trattato, in maniera più o meno corretta, nei vari anni svariati argomenti.
Abbiamo avuto quindi anime dedicati al mondo dell'automobilismo, al calcio, al baseball, al tennis, alla recitazione, al golf e financo alla pesca.
Ed è proprio di un anime dedicato alla pesca, alle sue molteplici sfaccettature e al profondo significato che si cela in essa che vi parlerò oggi.
Tsurikichi Sanpei è un manga di Takao Yaguchi pubblicato dal 1973 fino al 1983 per un totale di 65 tankobon trasposto in una serie televisiva animata composta da 109 episodi andati in onda originariamente in Giappone dall'aprile del 1980 fino a Giugno del 1982. In Italia la prima messa in onda risale al 1982 su svariate televisioni private minori che hanno trasmesso in maniera più o meno continua tutti e 109 gli episodi.

martedì 29 aprile 2014

Marlene Shorts - quella magnifica estate

Marlene Shorts
quella magnifica estate

Il caldo di quei giorni a Roma era davvero insopportabile, si sudava persino a star fermi e, senza l'aria condizionata in casa, sembrava di stare in un forno. Il condizionatore si era rotto il venerdì sera e la risposta del servizio di assistenza era stata un laconico "i nostri uffici sono chiusi per il fine settimana, si prega di richiamare lunedì. Grazie per aver scelto i nostri prodotti!".
Sinceramente Robert avrebbe saputo cosa risponderle, soprattutto all'ultima parte della frase, ma dato che rispondere ad una voce registrata non avrebbe portato alcun giovamento alla loro situazione, riattaccò il telefono e si mise di fronte al ventilatore, in quel momento l'unica fonte di fresco presente in quel piccolo appartamento al centro di Roma che il nonno aveva comprato per permettere a lui e a Marlene di poter passare qualche giorno a Roma senza preoccuparsi di cercare un  albergo o affittare una casa.
Roberto Autore, il capostipite della famiglia, era nato e cresciuto nella città eterna e per questo motivo gli Autore cercavano di fare una capatina nell'urbe almeno una volta l'anno.
Per Robert e Marlene quella, quindi, non era la prima volta che si recavano a Roma ma era la prima volta che ci andavano da soli, senza la tata, e che non stavano in albergo. In fondo avevano quattordici anni ed era giusto farli andare in vacanza da soli, senza la tata a fargli da balia.
- Il tecnico dice che prima di lunedì non potrà venire! - informò Marlene vedendola entrare nella stanza. Al contrario di lui, lei sopportava il caldo decisamente meglio e non sembrava viscida come una anguilla a causa del sudore anzi, sembrava perfettamente a suo agio in quella calura tanto che, cosa che fece sudare ancor di più Robert, aveva indossato un maglioncino di cotone dal collo molto svasato.
- Vuoi qualcosa di fresco da bere? - le domandò poi alzandosi per andare in cucina a prendersi una bevanda fredda.
- Da quanto tempo ci conosciamo? - gli domandò, invece, Marlene sedendosi sul divanetto. Robert la guardò preoccupato.
- Stai bene? - le chiese avvicinandosi alla cugina - Hai preso un colpo di calore? Ti ricordi chi sono, dove siamo e che giorno è oggi? -
- Certo che mi ricordo chi sei! Sei mio cugino, siamo a Roma ed oggi è sabato! - poi, guardandolo - Da quanto tempo ci conosciamo? -
- Quattordici anni e otto mesi - decise di risponderle Robert - siamo nati a distanza di un paio di minuti l'uno dall'altra, in due sale parte attigue, e da allora siamo sempre stati insieme! Persino nella nursery ci hanno messo nello stesso lettino! -
- E non siamo mai usciti insieme! - gli disse improvvisamente guardandolo.
- Sei sicura di star bene? - le domandò, preoccupato, Robert - Siamo usciti insieme una infinità di volte! -
- Siamo usciti insieme, si, ma non è questo quello che intendo io! - ribatté - Non mi hai mai invitata ad uscire telefonandomi per chiedermi un appuntamento, non ci siamo mai incontrati, che ne so, alla fontana del parco o sotto l'orologio del campanile o fuori dalla stazione! Siamo sempre e solo usciti insieme da casa! -
- E questo non vale come uscire insieme? - le domandò Robert iniziando a sospettare qualcosa. Dalla stanza accanto, infatti, sentì le note finali della sigla di un cartone animato che ambedue guardavano spesso e quella scena gli stava ricordando un episodio specifico di quella serie.
- No! - rispose prontamente lei.
- E quindi? - le chiese a quel punto tranquillizzato. Marlene non era impazzita per il caldo ma aveva semplicemente deciso di imitare quell'episodio.
- Vorrei che una volta tanto uscissimo insieme in maniera diversa! - gli disse.
- Quindi dovrei telefonarti per chiederti un'appuntamento - iniziò a dirle Robert - chiedendoti di incontrarci da qualche parte per andare a vedere un film e poi per prenderci un gelato? - era abituato alle idee strane di sua cugina e quindi si stava rapidamente adattando anche a quella sua nuova richiesta.
- Preferirei di più andare in piscina e poi, magari, a pattinare - sorrise - ma so che per te sarebbe troppo. Non sai nuotare e non sai pattinare e, quindi, penso che cinema e gelato vadano bene lo stesso! -
Quella era la conferma definitiva che Marlene stava imitando l'episodio di quel cartone animato. I due protagonisti, infatti, dopo essere stati in piscina erano andati a pattinare.
Si domandò, a quel punto, se le dovesse chiedere di coprirsi i cornini e di non volare come requisito per accettare quella sua richiesta ma, si disse, sarebbe stato sufficiente chiederle di non chiamarlo tesoruccio per tutto il tempo.
Cioè, non è che gli sarebbe dispiaciuto. In fin dei conti la protagonista di quell'anime gli piaceva, in tutti i sensi, e sentirsi chiamare in quel modo sarebbe stato carino. E non fate quelle facce, dai, aveva quattordici anni e gli ormoni si erano iniziati a far sentire già da un bel po' e la protagonista di quella serie animata era decisamente un gran bel pezzo di ragazza.
Gli venne in mente, improvvisamente, di chiedere a Marlene se le sarebbe dispiaciuto indossare un bikini tigrato ma, anche in questo caso, decise di evitare. Un po' a malincuore, ad essere onesti, dato che Marlene era anche più bella e con il bikini tigrato sarebbe stata benissimo.
- Esco un attimo! - disse poi Robert uscendo dalla stanza e qualche minuto dopo squillò il telefono.
Cosa ci volete fare, Robert nelle mani delle ragazze, e soprattutto di sua cugina, era pongo...

Per la versione in PDF (clicca qui)

Note dell'Autore:
Questa storia prende spunto dall'episodio 39* di Urusei Yatsura (da noi Lamù, la ragazza dello spazio) da cui prende anche il titolo, quella magnifica estate.
Si tratta di un mio personale omaggio (diviso in più storie) a questo anime che adoro.

* Corrisponde all'episodio 62 in Italia

© 2014 suinogiallo

venerdì 25 aprile 2014

Takanashi Rikka Kai: Gekijouban Chuunibyou demo Koi ga Shitai!

Più che un film vero e proprio si tratta di una specie di riepilogo della prima stagione di questo anime, con l'inserzione di poche scene realizzate appositamente, che funge da punto d'unione tra la prima e la seconda stagione.
Per chi non sapesse nulla di questo anime consiglio la lettura della mia recensione che trovate cliccando qui.
Le parti realizzate ex novo si trovano all'inizio e alla fine del film e costituiscono circa una trentina di minuti sui novanta totali del film.
La prima parte realizzata per questo film  che riguarda i primi quattordici minuti ci mostra Yuuta e Rikka in procinto di sposarsi.

mercoledì 23 aprile 2014

Psycho-Pass

Un mondo dove la condizione psicologica e le tendenze caratteriali delle persone possono essere misurate e trasformate in numeri. Ogni disposizione psicologica viene registrata e controllata, e questa misurazione, che determina un criterio di giudizio sull'animo degli individui, è conosciuta dalla gente come PSYCHO-PASS.
Con questa scritta si conclude ognuno degli episodi di questa serie animata in 22 episodi  andata in onda in Giappone dall'Ottobre 2012 al Marzo 2013 e da noi, in Italia, praticamente un'anno dopo.
Si tratta di Psycho-Pass, un anime fantascientifico ambientato in un futuro prossimo in cui la tecnologia permette di monitorare lo stato mentale delle persone e calcolare il loro coefficiente di criminalità ovvero un valore che indica la possibilità che una persona possa commettere o meno dei crimini e, in tal modo, intervenire preventivamente se possibile o, giustiziare sul posto la persona il cui coefficiente ha superato un certo limite. Il tutto grazie ad un sistema di computer denominato Sibyl System che praticamente decide nel giro di pochi secondi se non fare nulla, se paralizzare il soggetto per prenderlo in custodia o se terminarlo sul posto demandando la cosa, poi, ad un gruppo di agenti speciali.

martedì 22 aprile 2014

Marlene Shorts - lo sai che ti amo

Marlene Shorts
lo sai che ti amo


- Sei proprio sicuro di non voler venire? - Gli domandò Marlene mentre la tata finiva di aiutarla a indossare il lungo vestito nero che il nonno gli aveva regalato per quella festa.
- Lo sai che queste feste non mi piacciono - le rispose Robert dandole le spalle - sono noiose. La maggior parte degli invitati sono o membri del Consiglio o industriali, tutta gente che ha come minimo sessant'anni e che passerà la maggior parte del tempo intorno al nonno per chiedergli qualcosa ed io, sinceramente, non ho nessuna intenzione di starmene li come un ebete a sentire discorsi sui massimi sistemi facendo anche finta di capirli! -
- E non pensi a me, da sola, a dover ascoltare tutti questi discorsi? - gli disse, piccata, Marlene.
- Se vuoi puoi anche non andarci - le disse - il nonno non mi sembra abbia detto che siamo obbligati a partecipare! -
- Ma sai benissimo che lui ci terrebbe! - ribatté - Soprattutto alla tua presenza! In fondo l'erede designato sei tu e sarebbe anche ora che iniziassi a partecipare a qualcuna di queste feste! -
Questa era la cosa che più mandava su tutte le furie Robert. Il fatto che fosse nato pochi minuti prima di Marlene faceva di lui il primogenito e quindi quello che avrebbe preso il posto del nonno alla guida del paese. A volte pensava che Marlene l'avesse fatto apposta a nascere quei due minuti dopo. Diavolo, la madre aveva avuto le doglie due giorni prima ed era rimasta in sala travaglio qualcosa come trentasette ore prima che lei nascesse, esattamente due minuti e ventidue secondi dopo di lui, il tempo che l'ostetrica entrasse nella sala parto e informasse tutti che nella sala attigua era nato un bel maschietto vispo.
- Ed anche io ci terrei! - gli disse poi di nuovo Marlene - Il nonno ti ha mandato uno smoking niente male. Ho visto quando lo hai provato e, fattelo dire, ti sta davvero bene! -
- Non lo indosserei neanche se fosse l'ultimo vestito rimastomi! - toccò a lui ribattere secco - Sai che odio quei vestiti così, come dire, rigidi! Ho sedici anni, adoro i jeans e le camicie e non mi vestirò mai da pinguino! Sono troppo giovane per vestirsi come una vecchia mummia incartapecorita! -
- Ho sedici anni anche io, e a me non dispiacciono i vestiti un po' più eleganti! - mugugnò - E non provarti a dire che sembro una mummia incartapecorita! -
- Per te è diverso - cercò di riprendersi, diavolo ragazzi, Marlene era una ragazza dolce e gentile ma farla arrabbiare non era di certo consigliabile - su di te starebbe bene qualsiasi cosa, anche una tuta da palombaro! -
- Grazie - sorrise - ma ti sarei davvero molto più grata se venissi anche tu! -
- Signorina - intervenne improvvisamente la tata finendo di tirare su la lampo sul dietro del vestito - non insisterei se fossi in lei! A questa festa parteciperanno anche i figli di alcuni consiglieri e di alcuni industriali che potrebbero essere un ottimo partito per lei! Avere suo cugino al fianco potrebbe essere deleterio per lei. - poi girandole un po' intorno - Con questo vestito sono sicura che ci saranno molti ragazzi che faranno a gara anche solo per ricevere un sorriso da lei! -
- Non è che mi... - iniziò a dire Marlene venendo interrotta dalla tata che delicatamente le posò una mano sul braccio.
- D'altronde - continuò poi facendo un occhiolino di intesa alla ragazza - alla sua età deve iniziare anche un po' a pensare ai ragazzi! -
- In effetti - ricambiò l'occhiolino di intesa con la tata - stavo leggendo le cronache mondane e devo dire che il figlio del consigliere Weiss non è male! -
- Immagino che per il nipote del Monarca facciano uno strappo alla regola - iniziò a borbottare Robert.
- Cosa? - gli chiese la tata.
- Stavo pensando - borbottò - che potrebbero fare uno strappo alla regola e permettermi di entrare anche in jeans -
- Penso proprio di no - rispose Marlene sorridendo - si tratta di una festa considerata tra le più importanti dell'anno. Saranno tutti in smoking, figurati se fanno entrare un tizio in jeans e camicia bianca! - poi, guardando la tata - Ed io comunque mi vergognerei a farmi vedere insieme a una persona vestita così ad una festa importante! In pizzeria o magari al cinema andrebbe anche bene, ma ad una festa di alto livello proprio no! -
- Come preferisci! - sbottò infine Robert - Divertiti! - e senza dare tempo a Marlene di ribattere uscì dalla stanza.
- Credi che abbiamo esagerato? - domandò alla tata sentendosi un po' in colpa. Conosceva Robert e sapeva che, a volte, non riusciva a capire gli scherzi.
Non che fosse privo di senso dell'umorismo, anzi, a volte riusciva a farla ridere per ore intere ma, a volte capitava che fraintendesse quello che gli si diceva e partiva per la tangente. Negli anni sarebbe cambiato ma per il momento era ancora così.
- Finisci di prepararti - le rispose tranquillamente la tata.
- A dir la verità preferisco non andare - sussurrò - penso che indosserò il pigiama e andrò da lui a chiedergli scusa -
- Finisci di prepararti! - le disse, con tono quasi perentorio, la tata.
- Non mi va che rimanga da solo - le disse poi - soprattutto dopo che abbiamo litigat...-
Non riuscì a completare la frase che la porta della stanza si aprì all'improvviso.
- Le scarpe di vernice però non le metto! - le disse Robert entrando nella stanza con indosso lo smoking - E, scusami! Non avevo capito che ci tenessi così tanto che ti accompagnassi a questa festa! -
- Lo sai che ti amo? - sussurrò sorridendo Marlene...

Per la versione in PDF (clicca qui)

© 2014 suinogiallo

venerdì 18 aprile 2014

Nogizaka Haruka no Himitsu

Nogizaka Haruka no Himitsu, il segreto di Nogizaka Haruka, due stagioni televisive e una serie di quattro OAV per chiudere il cerchio e consegnarci la storia completa. Il tutto nell'arco di quattro anni, dal 2008 al 2012.
Adattamento della serie di Light Novel di Igarashi Yuusaku edita da ASCII media Works a partire all'Ottobre 2004 fino a Luglio 2012 per un totale di quindici volumi è essenzialmente una storia romantica adolescenziale che riesce a passare indenne attraverso varie traversie.
I protagonisti principali di questa storia sono Yuuto Ayase e Haruka Nogizaka, compagni di classe nella scuola superiore privata Hakujo ma estranei, di fatto, fin quando un piccolo incidente non li fa incontrare e non fa scoprire a Yuuto il terribile segreto che Haruka nasconde.

giovedì 17 aprile 2014

Perché Bia si e Naruto no?

Ieri mi ha chiamato padre Guinness dicendomi che un suo confratello, padre Ceres, gli aveva chiesto come mai tra le tante recensioni che erano apparse sul blog, alcune anche dedicate ad anime decisamente vecchiotti e poco conosciuti, non ce ne fosse neanche una dedicata ad anime più conosciuti. E gli ha fatto l'esempio di Naruto e di Bia.
Bia è un anime decisamente vecchiotto e ormai quasi sconosciuto ai più, Naruto, invece, è un anime più recente e decisamente più conosciuto. Tanto per fare un esempio, su EFP ci sono oltre diciassettemila storie su Naruto e praticamente nessuna su Bia.
La risposta è alquanto semplice.
Le recensioni che scrivo sono tutte dedicate ad anime che ho personalmente visto. Bia l'ho vista, Naruto no, e quindi ho scritto la recensione della maghetta e mi sono guardato bene dallo scrivere qualcosa sul ninja.
Su Padre Guinness Voice troverete solo recensioni di anime (libri, film, videogiochi) che ho personalmente visto, letto o giocato e di cui ho quindi una impressione di prima mano.

Sperando di aver soddisfatto la curiosità di padre Ceres vi do appuntamento alla prossima recensione - prevista per domani -.

Hasta Luego

martedì 15 aprile 2014

Marlene Shorts - cambiamenti

Marlene Shorts
cambiamenti

- Stavo pensando di tagliarmi i capelli - esordì Marlene stando seduta insieme a Robert su una panchina sul terrazzo della scuola durante la pausa pranzo - che ne dici se me li facessi come quella ragazza li... - e, usando la forchetta come indice gli indicò una ragazza seduta poco distante da loro che, tranquillamente, stava scambiandosi delle tenere effusioni e dei bacini con un'altra ragazza.
Robert si voltò a guardare la ragazza voltando, poi, subito lo sguardo.
- Ma l'altra ragazza non è Luna? - sussurrò incredulo guardando sua cugina che, intanto, continuava a mangiare come se nulla fosse.
- Sembra anche a me! - gli rispose senza scomporsi più di tanto.
- E, giusto per sapere, la persona con cui si sta baciando è una ragazza? - le chiese conferma Robert sempre senza voltarsi.
- Indossa una divisa scolastica femminile, non sembra essere dotata molto di seno - gli rispose inforchettando un pezzo di würstel - però, direi di si, è una ragazza! Ed ha un taglio di capelli che devo dire non mi dispiace! - poi avvicinò la forchetta alla bocca di Robert - Non mi va più, lo finisci tu? -
- Si - mormorò aprendo la bocca e facendosi imboccare da sua cugina. A volte erano così teneri quando stavano insieme che era difficile pensare che fossero cugini.
- Non parlare con la bocca piena! - sorrise poi Marlene vedendo Robert che cercava di ingoiare il più in fretta possibile il boccone per dirle qualcosa.
- E a te non sembra strano? - le disse poi tutto di un fiato dopo aver ingoiato il pezzo di würstel tutto intero.
- Se si vogliono bene non vedo che problema ci sia - mormorò guardandolo di sottecchi - a meno che tu non sia omofobo e non mi voglia dire che trovi queste cose, sconvenienti! - poi prese un pezzo di mela tagliata a coniglietto e lo infilò quasi a forza nella bocca del cugino.
Robert mandò giù l'usagi ringo praticamente intero e prima che Marlene gli infilasse in bocca anche l'altro würstel le bloccò le mani.
- Non sono omofobo, e lo sai! - le rispose quasi senza fiato. Uno dei suoi migliori amici, nonché compagno di classe, era omosessuale e frequentava le lezioni indossando una divisa femminile e Robert non ci aveva mai trovato nulla di strano. Tranne forse il fatto che a sedici anni aveva la barba ed un fisico nerboruto come pochi  - Quello che volevo dire è che Luna non solo è una delle tue migliori amiche, ma che è anche fidanzata con Lucky! Siamo stati con loro ieri pomeriggio fino alle sette di sera, ricordi?  -
- Era! - lo informò - Si sono lasciati ieri dopo che ci siamo salutati! - poi si divincolò dalla presa di Robert e gli infilò il restante würstel in bocca ignorando gli sguardi degli altri studenti che, praticamente ignorando la coppia di ragazze che stavano baciandosi, stavano guardando loro commentando sottovoce il rapporto che esisteva tra i due cugini - Erano già alcuni giorni che stava cercando il modo di dirglielo, e soprattutto di dirgli che si era innamorata di Hania e ieri, finalmente, c'è riuscita! -
Robert rimase in silenzio alcuni istanti mentre rifletteva su quello che Marlene gli aveva appena detto.
- Come sono strani i sentimenti - sussurrò poi - e come possono cambiare repentinamente! -
- Adesso non fare il tragico - sorrise Marlene - è vero, ci si può rimanere male, ma sono cose che capitano e bisogna farsene una ragione, soprattutto alla nostra età - poi sistemò le posate dentro il contenitore del pranzo che poi chiuse - ma tu non devi preoccuparti. Anche se diventassi omosessuale continuerei ad amarti ugualmente come adesso! -
Robert la guardò interdetto per alcuni istanti incuriosito da quella frase non riuscendo, poi, a capire quale fosse il soggetto e cosa volesse dire Marlene.
- E comunque si, penso proprio che mi farò i capelli come lei! - decise infine avvicinandosi all'improvviso a Robert e dandogli un leggero bacio sulle labbra...

Per la versione in pdf (clicca qui)

© 2014 suinogiallo

lunedì 14 aprile 2014

domenica 13 aprile 2014

Cosa bolle in pentola - Marlene Shorts e non solo

Dopo le grandi abbuffate di fine anno siamo stati tutti un po' a dieta - parlo solo dei post qui sul blog perché in cucina sono stato tutt'altro che a dieta - e non ho aggiornato molto.
Anche padre Guinness si è ritirato per un po' nel suo monastero sui monti a cercare la pace e l'ispirazione insieme alla sua otto luppoli e mezzo.
Ma dietro le quinte si lavorava e si scriveva e finalmente, dopo un bel po' di tempo, ecco delle nuove storie dedicate a Marlene. Per la precisione si tratta di sette nuove storie che portano il totale a venti storie.