domenica 24 novembre 2013

Coppelion

Un incidente nucleare costringe il governo giapponese a evacuare gli abitanti di una intera città, Tokyo, che, vent'anni dopo presenta ancora dei tassi di radiazioni cosi alti che anche con delle speciali tute protettive è impossibile avvicinarsi.
Questo è l'antefatto di Coppelion, manga di Tomonori Inoue che pare prendere ispirazione dall'incidente di Fukushima. In realtà l'inizio della pubblicazione del manga risale al 2008, quindi tre anni prima dell'incidente di Fukushima. Quando si dice che essere quasi preveggenti (siamo allo stesso livello di Tokyo Magnitude 8.0).
Vent'anni dopo l'incidente viene ricevuto un segnale di SOS proprio dalle rovine di Tokyo e l'esercito giapponese decide di inviare tre membri della squadra speciale Coppelion, tre ragazze create con l'ingegneria genetica in modo da poter resistere agli altissimi livelli di radiazioni ancora presenti nella città, per cercare eventuali superstiti tra le rovine radioattive della città.
Si tratta di Ibara Naruse, la più grande delle tre, leader del gruppo e dotata di una forza sovrumana, Aoi Fukasaku, l'unica sua caratteristica speciale è quella di essere una buona ascoltatrice e Taeko Nomura dotata di sensi molto sviluppati che le permettono anche di comprendere gli animali.

Andando avanti nella storia si scopriranno altre cose, ad esempio verremo a sapere che le ragazze non solo le sole ad avventurarsi tra le rovine della capitale nipponica o che ci sono persone che approfittano della situazione per far soldi.

Prima di parlare dell'impianto tecnico dell'anime e dei personaggi vorrei spendere due parole sull'abbigliamento delle nostre tre protagoniste.
D'accordo, sono state create appositamente per poter sopravvivere in ambienti fortemente radioattivi senza alcun ausilio di tute di protezione, e va bene anche che alcune loro caratteristiche sono state aumentate, ma diavolo ragazzi, neanche il più idiota degli idioti penserebbe di mandare delle persone in un ambiente ostile come può essere una Tokyo devastata dalle radiazioni vestite nella maniera in cui le nostre tre protagoniste sono vestite (vedi l'immagine ad inizio articolo).
Mi sembra quasi di star ripetendo le cose che dissi quando scrissi la recensione di Arata Naru Sekai, un abbigliamento del genere è perfetto per creare tanti momenti dedicati al fan service, ma rende decisamente poco credibile l'intera struttura della storia. Ancor meno credibile se si aggiunge che sembra che solo la leader del gruppo, Ibara, abbia seguito un qualche addestramento di tipo militare mentre le altre ragazze sono quasi degli orpelli che si porta dietro. E non voglio menzionare il fatto che in tre hanno una sola pistola, unica arma del gruppo.
Venendo al comparto tecnico, se da un lato abbiamo una ambientazione che toglie il fiato - diciamocelo ragazzi, quando i giapponesi vogliono mostrare la distruzione sono maestri - dall'altro abbiamo un'altalenante qualità delle animazioni che vanno dal buono al discreto scendendo, in alcuni casi, anche allo scadente. La scelta di "ispessire" di tanto in tanto, random, il bordo dei personaggi mi sembra poco interessante e sinceramente a volte mi infastidisce.
Il chara delle tre ragazze è scontato, la leader del gruppo ha caratteri mascolini, le altre due sono la classica meganekko generosa di seno e l'infantile, nulla di nuovo sotto al sole insomma. Dal punto di vista caratteriale, poi, la cosa diventa persino imbarazzante.
Tranne Ibara, la leader del gruppo, le altre due ragazze sono press'a poco inutili, soprattutto Aoi che per quasi tutti i primi sette episodi non fa altro che piangere, lamentarsi, mangiare e poi tornare a lamentarsi. Se pensiamo che si tratta di esseri creati appositamente per questo genere di missioni viene da chiedersi se non avessero fatto meglio a lasciar perdere il progetto e dedicarsi ad altro. Persino Rei Ayanami è venuta meglio.
In definitiva, se non avete nulla di importante da fare potete dedicare un po' del vostro tempo per guardare questo anime, se non altro per le ambientazioni e per alcuni spunti della storia che possono essere interessanti.
La mia valutazione (in porcelli con il sigaro) è:  (il terzo porcello è per l'ambientazione)

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