giovedì 21 novembre 2013

Shingeki no Kyojin

Shingeki no Kyojin o L'attacco dei giganti è un anime derivato dal manga omonimo di Hajime Isayama.
La storia si svolge in una specie di medioevo alternativo in cui la popolazione vive all'interno di tre cerchia di mura alte cinquanta metri costruite per proteggersi dall'attacco di esseri umanoidi asessuati e alquanto storditi alti tra i 3 e i 15 metri che sembra abbiano come unico scopo nella loro vita quello di catturare e divorare più esseri umani possibili.
Come abbiano fatto a costruirle con questi giganti in mezzo non è dato saperlo. Ci basta sapere che queste tre cinta murarie (enormi) ci sono.
Tutto ha inizio un giorno come tanti quando, improvvisamente e dopo cento anni di relativa calma, un gigante alto sessanta metri sfonda uno di questi muri con un calcio aprendo la via a decine di altri giganti che si riversano nella città natale dei tre protagonisti di questa storia, Eren YeagerMikasa AckermanArmin Arlert, iniziando a divorare tutti gli esseri umani che si trovano davanti compresa la madre di Eren (che poi è anche la madre adottiva di Mikasa) proprio davanti agli occhi del ragazzo.
Da questo evento nascerà la voglia di Eren di distruggere con le sue mani tutti i giganti che gli capiteranno a tiro e per fare questo si arruolerà, seguito da Mikasa (che sembra decisa a seguirlo ovunque vada) e Armin (gran codardo ma fine stratega) nelle milizie.


Dal punto di vista tecnico poco da eccepire su questo anime che sembra voler mescolare vari generi al suo interno. Abbiamo il cappa e spada con i personaggi che per combattere utilizzano delle spade (ma non disdegnano neanche l'uso di cannoni), il genere ninja con questi personaggi che saltellano da una parte all'altra grazie ad una specie di cintura superaccessoriata e a dei getti di gas compresso, l'horror con questi giganti che divorano qualsiasi essere umano gli capiti a tiro e il fantasy con questi uomini (e donne) che sembrano essere dotati di poteri speciali tanto riescono ad essere agili (vedere due dei video postati di seguito).
L'animazione è fluida e priva di scatti mentre la regia fa onestamente il suo lavoro senza infamia e senza lode.  La narrazione in alcuni tratti è oscenamente lenta e noiosa. Va bene qualche dialogo e qualche digressione, ma quando si manifesta la sindrome di captain Tsubasa (otto episodi per andare da una porta all'altra) la cosa inizia a dar fastidio.
Sinceramente non è piaciuta molto l'idea dei recap a inizio episodio. Rallentano ancor di più la storia rendendo ancor più pesante la visione.
La caratterizzazione dei personaggi è stereotipata, sia dal punto di visto fisico che caratteriale e non fa urlare al miracolo tanto è scontata (Eren vuole ammazzare tutti i titani, Mikasa vuole proteggere Eren a tutti i costi, Armin si piange in continuazione addosso per la sua codardia) e non sembra vi sia una vera e propria crescita dei personaggi (come accade, invece, per Claymore, giusto per citare un anime che tutto sommato di avvicina a questo).
Il mio giudizio (in porcelli con il sigaro) è: (il mezzo porcello è per l'animazione).

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L'attacco dei giganti


Combattimenti aerei

Hasta Luego

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