Qui parliamo di storia ragazzi.
Uscito nel 1974 in Giappone (qui da noi lo abbiamo potuto vedere nel 1981) pur non essendo il primo nel suo genere (le majokko - maghette -) è considerato il primo anime moderno di quel genere sia per le tematiche che affronta (e che qui in Italia le sono costate la censura completa di ben otto episodi) sia per un uso abbondante di fan service.
Come detto, non è stato il primo anime a parlare di maghette che scendono sul nostro pianeta o che ricevono dei poteri. Prima di lei ci furono Mahou Tsukai Sally (da noi Sally la maga) nel 1966, Himitsu no Akko-chan (Lo specchio magico) nel 1969, Fushigi na Melmo (I bon bon magici di Lily) del 1971 e vari altri che, va detto, da noi uscirono tutti dopo Majokko Meg-chan.
La storia è abbastanza semplice, Meg (da noi ribattezzata Bia) è una delle aspiranti al trono del regno della magia e per questo viene inviata sulla Terra per prendere parte alla selezione che deciderà chi prenderà il posto della regina e abiterà nella casa di una strega che da tempo ha rinunciato a vivere nel mondo della magia per amore. Ha infatti sposato un essere umano e vive con lui e con i suoi due figli.
Questo, però, non le vieta di utilizzare i suoi poteri che, infatti, utilizzerà per far credere a suo marito e a suoi due figli che Meg altri non è altri che sua figlia (di lei e del marito) tornata a casa dopo un periodo di studi all'estero.
Ma Meg non è la sola abitante del mondo della magia ad essere arrivata sulla Terra.
Oltre lei, infatti, c'è Non (da noi Noa), altra candidata al trono e quindi rivale di Meg e come lei ospitata da una famiglia composta da una strega e da un marito umano.
Le due ragazze non possono essere più diverse. Meg è solare, allegra e cerca sempre di aiutare il prossimo, Non, invece, è cupa, priva di emozioni e fredda. Anche il loro aspetto è quanto di più diverso. Meg ha colori caldi, capelli rossi veste con dei colori sgargianti. Non invece è pallida, ha capelli scuri e tende a vestire con abiti di colore scuro. Come Meg, e forse anche di più, Non è molto abile nell'uso della magia.
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Oltre loro due, poi, c'è Chou-san (da noi Ciosa), ispettore inviato dal mondo della magia per controllare le due ragazze e riferire alla regina. Segretamente, però, lavorerà anche per Saturn, un'altra strega, cercando in tutti i modi di sabotare Meg e impedirgli così di diventare la nuova regina. A dirla tutta, comunque, sembrerà sempre più interessato a spiare Meg per vederla nuda che per altro.
La storia procede narrandoci delle avventure di Meg sulla Terra, delle sue scoperte, del suo primo amore e delle sfide di magia con Non per il trono del regno della magia fino al finale che vede le due rivali affrontarsi a mani nude sino all'intervento della regina che le rimanderà sulla Terra in quanto non le reputa ancora pronte per prendere il suo posto.
Chou-san |
Dal punto di vista tecnico decisamente poco da dire. Guardarlo adesso, a distanza di più di vent'anni dalla prima volta che lo vidi, fa tenerezza ma ripensando a come era all'epoca devo dire che non era male.
Il chara è di Shingo Araki (la lista dei chara realizzati da questo tizio è impressionante, basti citare, comunque, Galaxy Express, Lady Oscar, Goldrake, Saint Seya) ed appare, come ci si aspetta, decisamente curato.
Sulla regia non mi pronuncio dato che a così lunga distanza da quando lo vidi mi risulterebbe difficile.
Come detto nel cappello introduttivo, poi, Majokko Meg-chan presenta, primo nel suo genere (saltando a pie' pari Cutie Honey) svariati elementi ecchi o comunque pruriginosi nella storia, quelli che adesso chiamiamo fan service per capirci.
Infatti, non solo Meg indossa un vestito che fa si che di tanto in tanto siano visibili le sue mutandine e, praticamente sempre, le sue lunghe gambe, ma spesso viene ritratta in situazioni e in pose decisamente sexy.
Un esempio per tutti, nel primo episodio, dopo essere stata accettata nella casa dei suoi genitori adottivi viene svegliata dal fratello che le toglie le coperte da sopra mostrandola con un vestaglia da notte trasparente e in biancheria intima. Successivamente, qualche scena dopo, poi la camicia da notte si strappa mostrandola solo con la biancheria intima.
Oltre questo ci sono i vari tentativi di Chou-san per renderla ridicola e farle perdere quindi punti nella corsa per diventare regina.
Una menzione speciale, poi, la merita la sigla italiana.
Oltre questo ci sono i vari tentativi di Chou-san per renderla ridicola e farle perdere quindi punti nella corsa per diventare regina.
Una menzione speciale, poi, la merita la sigla italiana.
In definitiva, il mio giudizio in suini con il sigaro è di: (il quinto suino è per i fan service)
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Opening italiana
Fan service a gogò
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