mercoledì 11 settembre 2013

Marlene Shorts - musica classica e gatti


          Si sa, ad una certa età si tende a cercare la propria privacy ed anche Robert, giunto a quella fatidica età, voleva avere la sua.
Il problema era che con una cugina come Marlene, con la quale viveva praticamente da sempre, la tal cosa non era proprio semplice. Per carità, non è che Marlene cercasse di stare sempre tra i piedi del cugino. Semplicemente, per un motivo o per l'altro ci finiva sempre.
Erano nati nello stesso giorno, a distanza di pochi minuti l'uno dall'altra, e il personale della nursery aveva avuto la brillante idea di metterli insieme nella stessa culla sorridendo quando li avevano visti abbracciarsi praticamente subito. Da allora erano stati più uniti di due fratelli siamesi. Se c'era lui c'era anche lei è viceversa. E la cosa non gli aveva mai creato imbarazzi o altro.
Capirete, quindi, che quando Robert iniziò a cercare degli spazi propri dove stare senza la cugina intorno la cosa nella grande villa dove vivevano non passò inosservata.
- Signorina? - la chiamò la tata che praticamente li seguiva da quando erano nati, una donnona di oltre centonovanta chili, vedendola praticamente incollata alla porta della stanza che Robert aveva scelto come suo studio privato.
- Non dire nulla! - bisbiglìo Marlene allontanandosi leggermente dalla porta - Potrebbe sentirti! -
- Posso chiederle cosa sta facendo? - le domandò abbassando leggermente la voce.
- Robert si è chiuso a chiave dentro lo studio - le rispose tornando ad origliare.
- Dubito fortemente che lo abbia fatto! - gli disse.
- Ed invece ti dico di si! - bisbigliò - Ho provato ad entrare ma la porta non si apre! - poi si avvicinò di nuovo alla tata - E se ti avvicini puoi sentire dei strani rumori venire da dentro! -
- Non sono rumori - le disse - è musica! Direi che è la sesta di Beethoven! -
- Appunto, strani rumori! - confermò - Robert non ha mai ascoltato musica classica in tutta la sua vita! -
- Forse i gusti del signorino sono cambiati - ipotizzò la tata.
- Impossibile! - scosse la testa - Lo saprei! -
- Signorina - continuò la tata - avete quindici anni, è normale iniziare ad avere segreti tra di voi! -
- Non noi! - ribatté quasi piccata - Ci diciamo tutto! - poi iniziò a guardarsi intorno e, con uno scatto raggiunse un espositore appeso ad una parete con alcune armi medievali. Rimase qualche secondo ad osservarlo e poi prese un’ascia barbuta.
- Sono sicura che c’è qualcosa che non va! - disse poi alzando l’ascia e avvicinandosi alla porta.
- Signorina, non le sembra di star esagerando! - la guardò la tata senza scomporsi più di tanto - A parte il costo della porta, potrebbe farsi male con qualche scheggia di legno! Senza contare che quello non è il metodo corretto di impugnare una ascia barbuta! -
- Io la butto giù lo stesso! - decise preparandosi a sfondare la porta.
- Come vuole - concluse la tata - comunque, quella porta non si può chiudere dall’interno ma solo dall’esterno! -
- Eh? - Marlene si fermò con l’ascia a mezz’aria ed un grosso punto interrogativo dipinto sulla faccia.
- La serratura si è rotta due giorni fa e sto aspettando il fabbro che venga a sostituirla! -
- Marlene? - disse improvvisamente Robert - Cosa fai con quell’ascia barbuta? -
- Io… - sussurrò nascondendola dietro la schiena - ...quale ascia? -
- Se lo dici tu! - sorrise avvicinandosi alla porta ed aprendola - Scusami, volevi prendere qualcosa nello studio? Devo aver chiuso a chiave la porta senza volerlo! - poi si spostò per farla entrare.
- E la sesta di Beethoven? - gli chiese entrando ed iniziando a guardarsi intorno sospettosamente.
- Cleò! - esclamò Robert entrando anche lui nella stanza e vedendo la piccola gattina bianca che da poco era entrata a far parte della loro famiglia giocare con il mouse del computer - Stavo cercando qualcosa su youtube e quando sono uscito, Cleò, giocando con il mouse deve aver fatto partire quel video! -
- Ah! - sussurrò Marlene arrossendo leggermente. Cavoli gente, quando arrossiva in quel modo era davvero adorabile.

(c) 2013 suinogiallo

Nessun commento:

Posta un commento