Amate il mistero, i gialli, le investigazioni alla Sherlock Holmes e le gothic loli?
Se amate tutto questo allora Gosick è l'anime che fa per voi.
Questo anime, infatti, contiene tutti questi elementi, e qualcosina in più, al suo interno.
C'è il mistero, ci sono strani omicidi che la giovane investigatrice, che sembra una bambolina, emula di Sherlock Holmes e del suo metodo deduttivo risolve in un batter d'occhio.
L'anime è la trasposizione di una light novel in 13 volumi di Kazuki Sakuraba curato dallo studio Bones e composto da 24 episodi.
Tutto ha inizio quando Kazuya Kuyo, terzo figlio di un ufficiale di alto grado dell'esercito imperiale giapponese conosce Victorique, una ragazza dai capelli biondi che vive praticamente reclusa dentro l'accademia di Santa Marguerite a Saubure, un paese immaginario vicino alle Alpi.
Kujo, che si è trasferito li per studiare e che non ha praticamente amici a causa di una leggenda che circola nell'accademia e che lo affianca alla morte (Il nero mietitore che viene a primavera - Kujo è arrivato a Saubure di primavera ed ha i capelli neri -), incontra casualmente Victorique salendo all'ultimo piano della torre che ospita la biblioteca della scuola.
Anche Victorique non ha praticamente amici dato che non frequenta le lezioni e passa praticamente la maggior parte del suo tempo a leggere nella grande biblioteca e a dare suggerimenti ad un ispettore di polizia dalla acconciatura impossibile che, poi, si prende tutti i meriti delle scoperte fatte dalla ragazza (che, poi, scopriremo essere la sua sorellastra). Da questo incontro casuale nasce dapprima una amicizia un po' strana, Victorique di base è una tsundere, e poi piano piano un amore.
Ma Victorique ha un passato oscuro e Kujo potrebbe trovarsi a dover affrontare pericoli e misteri in grado di schiacciarlo sotto al loro peso.
Dal punto di vista tecnico nulla da eccepire a questo anime. Il character design è molto curato, soprattutto per quanto riguarda gli abiti sia di Victorique sia per le divise scolastiche che servono da hint per indicare subito il periodo storico nel quale la storia è ambientata (poco prima di quella che nell'universo fittizio della storia potrebbe essere la seconda guerra mondiale). Lo stesso dicasi per il disegno degli sfondi con una fusione molto accorta tra fondali dipinti a mano e fondali realizzati al computer.
L'animazione si mantiene nella media e non mostra mai grossi problemi. Lo stesso si può dire per la regia e per la storia in toto. Se ad una prima visione, infatti, la seconda parte dell'anime può apparire un po' confusa, rivedendolo con attenzione ci si rende conto che ogni cosa è al suo giusto posto.
Gli ultimi minuti, poi, sono davvero molto belli.
La mia valutazione, in suini con il sigaro, infine è di: tutti guadagnati.
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Opening
Ending
Opening
Ending
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