venerdì 13 dicembre 2013

Padre Guinness... le origini

Giunsero in vista della chiesa verso metà mattinata e notarono subito la presenza di una mezza dozzina di personaggi, guidati da Lucky, che si aggiravano intorno al muro che circondava il giardino cercandone l’ingresso. 
Il muro correva tutt'intorno al giardino senza soluzione di continuità e l’altezza, superiore ai due metri e mezzo, unita alla presenza di punte d’acciaio sulla sua sommità faceva pensare più al muro di recinzione di una prigione che a quello di un giardino.
- Maledizione -sbraitò sottovoce gettandosi per terra insieme a Glamour - sono arrivati prima di noi - poi si voltò sulla schiena mettendosi a guardare il cielo - avranno già trovato le chiavi? -
- Non credo -gli rispose improvvisamente padre Guinness comparendogli di fronte, in piedi, stagliato contro il sole - ma, oltre a sapere cosa ci fate voi due sdraiati per terra, chi sono quei pazzi scatenati che stanno mettendo a soqquadro la mia chiesa, potrei sapere cosa sono queste chiavi di cui parlate? -
- Ma dove è stato in questi giorni? -gorgogliò Robert guardandolo. Sembrava non sapesse nulla di quello che era successo a King negli ultimi giorni - Il paese è stato invaso e... -

- Quei porci americani! -sbraitò tirando fuori da sotto la sua tunica la una doppietta ed armando i due cani - Lo sapevo! Quegli anticristi adoratori della Coca Cola e dei fast food ci hanno invaso! -
- Ma è sbronzo? -sussurrò Glamour avvicinandosi a Robert.
- Sobrio signorina, purtroppo sono sobrio - le rispose padre Guinness prendendo una bottiglia di birra scura da una tasca della tunica e bevendone un sorso abbondante - tutta la mia scorta è in chiesa, ed ora è in mano a quei bastardi bevitori di Pepsi decaffeinata - .poi mise una mano sulla spalla di Robert e - ma noi tre riusciremo a cacciarli dalla casa del Signore! Quei mangiapatatinefrittesgocciolantiketchupemaioneseinnaffiateconlitridicocacoladavantiadunapple non si aspettano un nostro attacco di sorpresa, li rimanderemo dal loro presidente abbronzato con il cul... mi scusi signorina, rotto! -
- Ha detto che non sono ancora riusciti a trovare le chiavi -gli disse Robert cercando di scoprire dove fossero le chiavi - sono nascoste? Dove? -
- Non ci sono chiavi in chiesa - mormorò cercando di concentrarsi sulla risposta - non so di che chiavi parlate, ma anche quei dannati yankee cercavano delle chiavi. Li ho sentiti mentre parlavano tra di loro, io ero nascosto in cantina, avevo sentito dei rumori sospetti ed ero andato a nascondere il distillatore. Sapete, pensavo fosse il vescovo venuto a controllare che non facessi più birra! -
- Stanno cercando di scavalcare il muro - l’informò improvvisamente Glamour indicandogli Lucky che, usando i suo uomini come una scaletta stava cercando di passare dall'altra parte del muro.
- Non prenderanno il nostro fortino - urlò padre Guinness alzando il fucile al cielo e - miei prodi, questa è una guerra santa! All'assalto! - iniziando poi a correre si diresse verso la chiesa scagliando anatemi e maledizioni varie all'indirizzo di Lucky e dei personaggi che si videro improvvisamente caricati da un vecchio con indosso un saio marrone armato di doppietta e con il collo di una bottiglia di birra scura uscire da una tasca.
- Andiamo Glamour - la prese per un braccio Robert aiutandola ad alzarsi - dobbiamo aiutarlo - e, insieme alla ragazza, seguì il vecchio frate che, intanto, nella sua folle corsa aveva già coperto metà della distanza che lo separava dalla chiesa - per di qua - e, guidandola la fece svoltare in un piccolo canalone che, sebbene li portasse ugualmente accanto alla chiesa, li rendeva quasi invisibili a Lucky che, comunque, era troppo divertito dalla figura di quel vecchio pazzo che li stava attaccando per vedere altre due persone che si avvicinavano alla chiesa...

Era il 1996 quando scrivevo queste righe. Nella prima stesura della storia non era previsto ne padre Guinness ne la chiesa e tutto quello che ne conseguiva e la storia, devo dire, funzionava lo stesso. Era corta però, e quindi, quando misi mano alla revisione del testo decisi di aggiungere una nuova location ed un nuovo personaggio.
Così la scelta cadde su di una chiesa nella quale erano conservati dei segreti da tempo immemore ed un frate custode di tali segreti. Padre Guinness comparve all'improvviso, di notte, mentre stavo scrivendo. Dal nome alla caratterizzazione il passo fu breve.
Da allora, padre Guinness, come personaggio mi ha sempre accompagnato. Come insegnante di religione nella scuola di Robert e Marlene, come commentatore su Young Rock, e adesso in questo blog. Per questo ho voluto dedicargli questo post con al versione corretta e riveduta della sua prima apparizione.

Hasta Luego

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