Immaginate un giorno di ritrovarvi improvvisamente a Stormwind, vestiti nella maniera più appariscente che potete e con un gigantesco demone blu scuro che vi sballonzola intorno.
Questo è press' a poco quello che accade ai protagonisti di questo anime, Log Horizon.
Non si ritrovano a Stormwind, ovviamente, ma ad Akihabara, una delle più grandi città del server giapponese di Elder Tale, un gigantesco MMORPG con decine di milioni di giocatori sparsi in tutto il mondo.
Come sia successo che nel giorno dell'uscita della dodicesima espansione circa trentamila giocatori del Giappone si siano ritrovati improvvisamente all'interno del gioco non si sa, così come nessuno sa se c'è un motivo per cui sono intrappolati all'interno del gioco e, soprattutto, se c'è un modo per poterne uscire.
L'unica cosa certa è che ci si trova all'interno del mondo di gioco e si devono fare i conti con tutte le meccaniche del gioco stesso. Compreso il fatto che apparentemente non si possa morire. Infatti, come accade nel gioco, l'unica penalità esistente per la morte è il fatto di dover riprendere a giocare/vivere nella Cattedrale, il luogo dove i player morti tornano in vita, della propria città di appartenenza.
Questo è a grandi linee il plot di Log Horizon, un'anime che a mio avviso farà la felicità di molti giocatori di MMORPG dato che cerca di mantenersi fedele alle meccaniche tipiche di questi giochi senza troppi orpelli e senza troppe variazioni sul tema. Se sei un tank, insomma, devi comportarti da tank, usare lo scudo, causare aggro nei confronti dei nemici (che non possono esimersi dall'attaccarti) e via dicendo. E devi anche ricordarti che le spell hanno sia un tempo di casting che un tempo di cooldown (diavolo, sembra di star parlando di WoW).
I personaggi principali sono alcuni dei giocatori che nel giorno del rilascio della dodicesima espansione erano loggati nel gioco e pertanto ne sono rimasti prigionieri. Tra di loro abbiamo Shiroe, una mago occhialuto che in precedenza era stato lo stratega di un gruppo di giocatori che aveva portato a termine molte missioni di alto livello, Naotsugu, guerriero tank ossessionato dalle mutandine, anche lui faceva parte dello stesso gruppo di Shiroe e Akatsuki, una assassina che si definisce un ninja specializzata nello stealth che, nel gioco aveva sempre interpretato una parte maschile pur essendo una ragazza. A differenza degli altri due lei non faceva parte del gruppo di avventurieri ma in passato aveva partecipato a numerose quest con Shiroe.
A differenza di altri anime che si svolgono all'interno di un MMORPG, Log Horizon ha il pregio di utilizzare davvero le meccaniche del gioco in cui si svolgono le avventure senza semplificarle. Ad esempio, senza la skill cucina non è possibile preparare neanche un uovo sodo o, come già detto prima, le spell hanno non solo un tempo di casting ma anche un tempo di cooldown, ovvero richiedono tempo per essere lanciate e non possono essere usate di nuovo se non dopo un certo periodo di tempo.
L'animazione è fluida e il character design ben curato anche se semplice. Gli sfondi sono ben curati e gradevoli da vedere. I personaggi, nel complesso, sono ben caratterizzati e si armonizzano a vicenda così come è abbastanza realistico il comportamento dei giocatori intrappolati nel gioco tenendo conto del fatto che sembra che comunque non si possa morire.
Per il momento, e in attesa di andare avanti nella visione, il mio giudizio è positivo e la mia valutazione, in porcelli con il sigaro, è:
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